La preparazione fisica nel tennis moderno: il caso Sinner

0



Il tennis moderno è uno sport ad altissima intensità intermittente: richiede resistenza, forza esplosiva,
agilità e grande capacità di recupero. Studi recenti hanno evidenziato che in media un match di alto livello comporta oltre 300 accelerazioni e cambi di direzione, con picchi di velocità superiori ai 20 km/h e frequenze cardiache che oscillano tra il 70 e il 90% della massima (Fernandez et al., 2006; Kovacs, 2007). Non sorprende quindi che la preparazione fisica sia diventata decisiva tanto quanto la tecnica o la tattica.

I pilastri scientifici dell’allenamento

Le linee guida più recenti (Kovacs & Ellenbecker, 2018) indicano cinque aree fondamentali per il tennista:

Il modello Sinner

Jannik Sinner è il prototipo del tennista moderno. In pochi anni ha compiuto una trasformazione fisica impressionante: gambe più potenti, tronco stabile, spalle forti ma non rigide. Questo gli permette di affrontare maratone tennistiche mantenendo qualità di colpo e lucidità mentale.

Il suo team ha lavorato su programmi personalizzati che alternano fasi di potenziamento a cicli di scarico, con una costante attenzione al recupero. Non è un caso che Sinner, a differenza di altri coetanei, riesca a mantenere continuità di prestazioni lungo tutta la stagione.

Una giornata tipo in palestra

Un tennista d’élite come Sinner può affrontare una giornata in palestra strutturata così:

Mattina (forza e potenza)


Pomeriggio (agilità e resistenza specifica)

Recupero serale

Conclusioni

La preparazione fisica nel tennis moderno è un mix di scienza, programmazione e disciplina quotidiana. L’esempio di Jannik Sinner mostra come la crescita atletica non sia solo un supporto, ma un elemento chiave per scalare le classifiche. In un tennis sempre più veloce e competitivo, la differenza non si gioca solo con la racchetta, ma soprattutto con il corpo allenato e pronto a resistere.



Nessun commento: