La Lombalgia

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E’ una patologia dolorosa localizzata nella regione lombare della colonna vertebrale. Ha assunto caratteristiche epidemiche in quanto l’80% degli adulti ha esperienza di mal di schiena almeno una volta nella vita. La sintomatologia evolve naturalmente verso la guarigione nell’85%-90% dei casi nell’arco di tre mesi circa; nel 40%-50% si ha la recidiva, nel 15% si incorre nella cronicità.

La Quebec Task Force definisce la lombalgia in base alla sua durata in:
ACUTA quando dura meno di 7 giorni;
SUBACUTA nel periodo che va da 7 giorni a 7 settimane;
CRONICA quando persiste per più di 7 settimane.

CAUSE

Solo nel 20% dei casi il mal di schiena può essere ricondotto a cause specifiche di tipo vertebrale e viscerale, come per esempio delle anomalie vertebrali, nel rimanente 80% dei casi invece esse sono aspecifiche, infatti nei soggetti che lamentano il disturbo si può riscontrare spesso la concomitanza di più elementi in grado di provocarlo.
Il mal di schiena, per il quale il medico non abbia riscontrato cause strutturali, può essere ricondotto ad uno di questi fattori:

I vizi posturali
L’inattività fisica
L’obesità
Lo stress psicologico

Le dinamiche lavorative
Fattori complementari (gravidanza, uso di droghe, tabagismo).


Le algie vertebrali possono essere in gran parte ridotte, perché le cause che provocano la maggior parte dei dolori possono essere controllate con una adeguata azione educativa e preventiva.
È possibile prevenire le algie usando correttamente la colonna vertebrale.
Quando insorge il dolore è possibile ridurlo riequilibrando le strutture del rachide con gli esercizi specifici di compenso.

La prevenzione si attua in due modi:

Praticando un’attività fisica in modo continuativo

Mantenersi in forma con una regolare attività fisica è fondamentale per tutti, ancora di più per chi è esposto ai fattori di rischio tipici della lombalgia e per chi ha già avuto esperienza di dolore vertebrale. I vantaggi dell’attività fisica sono tanti e si riflettono non solo su tutte le strutture corporee, ma anche sullo stato psichico, permettendo di scaricare le tensioni e di migliorare l’umore, inoltre stimolando la produzione di endorfine, “antidolorifici” endogeni, si aumenta la resistenza al dolore. L’esercizio fisico di un soggetto con lombalgia acuta deve essere mirato e il suo principio guida è il dolore stesso, infatti sarà esso a guidare i movimenti che dovranno essere antalgici; sono da preferire esercizi finalizzati alla decontrazione e al rilassamento della muscolatura interessata e alla decompressione delle strutture coinvolte.

Agendo sul proprio stile di vita

Ciò permette di prevenire l’insorgenza del mal di schiena, di gestire il dolore a chi ne è affetto e inoltre di evitare la ricaduta che è molto frequente. Cambiare stile di vita significa ridurre tutti i fattori di rischio, cioè controllare il peso corporeo eliminando l’obesità, smettere di fumare, ridurre l’uso di alcool, evitare le situazioni stressanti, ridurre l’inattività fisica, cercando di fare un uso corretto del rachide.

Uso corretto significa:

· mantenere le curve fisiologiche della colonna vertebrale nelle posture e soprattutto durante gli sforzi;
· scegliere sempre le posizioni e i movimenti che provocano minore pressione sui dischi;
· evitare di mantenere a lungo posture statiche e cambiare frequentemente posizione;

I primi sintomi:

1. Prestare attenzione al dolore che è un segnale di protezione;
2. Evitare di stare a lungo a letto durante il giorno;
3. Se è possibile, continuare a lavorare e a svolgere le normali attività quotidiane e del tempo libero, evitando solo gli sforzi;
4. Non scoraggiarsi e non intristirsi;
5. Evitare di mantenere delle posizioni fisse per troppo tempo;
6. Rimettere la schiena in forma con un’attività fisica adeguata, per evitare le ricadute;
7. Ridurre tutti i fattori di rischio;
8. Usare tutti gli accorgimenti necessari per stare seduti e sollevare i pesi in tutta sicurezza.


Dott.ssa Donatella Scimeca
Chinesiologo
Laureata in Scienze delle Attività Motorie e Sportive